Dante in arte

Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.

Apollo citaredo Palatino

TONO ZANCANARO
O BUONO APOLLO

Invocazione ad Apollo
Apollo, dio presente sia nella religione greca che romana, traina il carro del Sole, protegge la musica, la poesia, le arti mediche, è tutore della scienza che illumina l’intelletto. Il suo simbolo è il sole o la lira.
Figlio di Zeus e Leto e fratello gemello di Artemide (Diana per i romani) è stato senz’altro uno degli dei più influenti, spesso raffigurato con l’alloro, ma anche con arco e frecce con cui infliggeva terribili pestilenze tra i popoli che se lo inimicavano. Protettore della città e del tempio di Delfi e Delo, Apollo era venerato anche perché in grado, attraverso la sacerdotessa Pizia, di svelare il futuro degli uomini.
Dante lo invoca in quanto personificazione dell’ispirazione poetica e chiede la sua assistenza oltre che quella delle Muse per l’ultimo lavoro: la descrizione del Paradiso. 

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