Espressioni dantesche 

Espressioni dantesche ancora in uso
selezionate a cura
della prof. Annalisa Gallegati 
Società Dante Alighieri – Comitato di Bolzano

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende

prese costui de la bella persona che mi fu tolta

e ‘l modo ancor m’offende – Inf. c.V – v.100 – 102 – episodio di Paolo e Francesca

Bella persona, oggi, si usa in riferimento a caratteristiche interiori più che esteriori

 

Cosa fatta capo ha – Inf. c.XXVIII – v.107 – episodio Mosca de’ Lamberti

 

Fatti non foste a viver come bruti

ma per seguir virtute e canoscenza – Inf. c.XXVI – v.119 – 120 –Ulisse

 

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse – Inf. c.V – v.136 – 138 – episodio Paolo e Francesca – Galehaut, siniscalco della regina Ginevra, aveva fatto da tramite fra lei e Lancillotto – poi il termine si è trasformato in aggettivo

 

Del bel paese, là dove il si suona – Inf. c.XXXIII – v.80 – ripreso anche da Petrarca – Italia bella per clima, cultura, paesaggio

Noi siam venuti al loco ov’io t’ho detto

che tu vedrai le genti dolorose

c’hanno perduto il ben dell'intelletto Inf. c.III v.18 – 20 – Virgilio presenta a Dante le persone nell’Antinferno – insieme dei benefici che si possono avere dall’intelligenza, se usata bene

 

Vidi e conobbi l’ombra di colui

che fece per viltà il gran rifiuto - Inf. c.III v.59 – 60 – Celestino V – oggi usato soprattutto nel linguaggio giornalistico in riferimento a una rinuncia plateale a carica o incarico

 

Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate – Inf. c.III v.6 – Porta dell’Inferno – oggi si usa per lo più in modo scherzoso davanti a una prova ardua o a un compito percepito come difficile

 

Io son fatta da Dio, sua mercè, tale

che la vostra miseria non mi tange – Inf. c.II v.91 – 92 – Beatrice rassicura Virgilio che le miserie terrene dell’Inferno non possono toccarla

 

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa – Inf. c.III v.49 – 51- ignavi – oggi la frase è usata soprattutto per esortare una persona a non far caso ai detrattori e/o a chi la insulta (però è comunemente trasformata in: non ti curar di lor, ma… )

 

Senza infamia e senza lode – Inf. c.III v.35 – 36 – ignavi – persone che si rifiutano di prendere posizione, per pigrizia, per indifferenza, per quieto vivere

 

Fa tremar le vene e i polsi – Inf. c.I – v.90 – detto di situazione particolarmente pericolosa e difficile

 

Stare freschi – Inf. c.XXXIII v.117 – dannati immersi nelle acque gelate del lago Cocito – oggi usata per esprimere un rifiuto deciso

 

Dolenti note – Inf. c.V v. 25 – 26


NEOLOGISMI

Inurbarsi   – Purg. c.XXVI – detto dei contadini che si trasferivano in città 

 Imbestialito – Inf. c.III

 Quatto quatto – Inf. c.XXXI v.89 – si riferisce a qualcosa fatta di nascosto