Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.
Nel canto XI del Paradiso, nel cielo del Sole dove risiedono gli spiriti sapienti, Tommaso d’Aquino descrive la vita di S. Francesco e le sue virtù, il suo grave dissidio col padre, la rinuncia a tutti i suoi beni, compresi i ricchi abiti indossati sostituiti con un misero saio, fino allo sposalizio con la Povertà e alla fondazione dell’ordine dei francescani. Oltre all’opera spirituale, grazie al “Cantico delle creature”, S. Francesco è riconosciuto come uno dei fondatori della tradizione letteraria italiana.
Francesco, nato Giovanni di Pietro di Bernardone (nato ad Assisi e morto nel 1226) è venerato dalla Chiesa Cattolica e Anglicana e proclamato, insieme a Santa Caterina da Siena, patrono d’Italia.
La sua città natale è assurta a simbolo di pace tra gli appartenenti alle maggiori religioni del mondo, ospitandoli in occasione delle manifestazioni promosse ad Assisi dagli ultimi papi.
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