Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.
I Centauri sono figure classiche che appartengono al mito collettivo e sono umani fin dalla cintola in su, mente la parte di sotto è quella di un cavallo, esperti cacciatori quasi sempre armati di arco e frecce.
Dante li pone nel primo girone del settimo cerchio dove controllano che i dannati, puniti perché violenti contro il prossimo, non emergano troppo dal fiume Flegetonte in cui sono immersi, colpendoli con le loro frecce se lo fanno.
Vengono nominati Chirone, figlio di Crono e precettore di Achille, Nesso che fu ucciso da Ercole perché aveva cercato di rapirne la moglie Deianira e che con una vendetta postuma era riuscito a far morire lo stesso Ercole. Il semidio, infatti, aveva indossato senza saperlo la tunica di Nesso intrisa del suo sangue avvelenato ed infine Folo che ubriaco, aveva scatenato una guerra.
Virgilio vuole parlare solo con Chirone che incarica Nesso di caricare sulla sua groppa Dante per fargli guadare il fiume di sangue. Quest’ultimo esegue e gli indica diversi dannati.
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