Il testo e l’immagine che seguono integrano e arricchiscono anche con notizie curiose la scheda che correda l’opera dallo stesso titolo esposta alla mostra “Dante in arte. Interpretazioni dantesche contemporanee: viaggio grafico nell’oltretomba” (Centro Trevi - TREVILAB, Bolzano, 30.09-28.10.2021). L'approfondimento è fruibile dalla mostra attraverso il codice QR.
Lucentezza delle stelle
Le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria. Le loro dimensioni variano tra pochi chilometri (stelle degeneri) ai miliardi di km delle supergiganti; la loro distanza dalla terra si misura in anni luce; ogni anno luce è la distanza percorsa dalla luce in un anno, cioè 9461 miliardi di km.
La più vicina a noi si chiama Proxima Centauri e si trova a 4,2 anni luce dalla terra.
Osservando il cielo di notte, anche chi non è esperto, può cogliere la diversità nell’intensità luminosa delle stelle. La luminosità, che prende il nome di Magnitudine, dipende da molti fattori, tra i quali la distanza tra il corpo celeste e l’osservatore.
I primi studi sulla magnitudine stellare risalgono ad Ipparco, astronomo greco (II secolo a.C.) e a Tolomeo (circa 150 a.C.) che suddivisero le stelle in base a ciò che vedevano ad occhio nudo in 6 classi di luminosità.
Oggi la conoscenza delle stelle si basa su dati scientifici sostenuti dalla ricerca che utilizza anche moderni radiotelescopi.
L’immagine è esente da diritti e di pubblico dominio
©