Il vero volto di DanteDante è sempre stato rappresentato col naso aquilino, i tratti severi, espressione malinconica, sul capo la corona d’alloro, simbolo di gloria poetica, avvolto nel lucco (un lungo mantello-soprabito tipicamente fiorentino) con un cappuccio a punta di colore rosso scarlatto, colore usato dai nobili, cavalieri, giudici e notai.
L’equipe antropologica di Giorgio Gruppioni dell’Università di Bologna, con la collaborazione di insigni studiosi e di uno scultore di un busto di Dante, ne ha studiato il cranio producendone un modello virtuale con uno scanner laser 3 D. Sul modello così ottenuto, allo stesso modo secondo cui opera talvolta la polizia scientifica per ricostruire un viso, sono stati posti la muscolatura del viso, la cute e le parti molli, compiendo quindi una ricostruzione facciale che ne è l’immagine più scientificamente attendibile.
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