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La Società Dantesca Italiana esprime la propria commozione e il più profondo cordoglio per la recente scomparsa di due Maestri, Emilio Pasquini e Marco Santagata, che con l’impegno di tutta una vita hanno onorato e fatto progredire non solo lo studio della dantistica ma, su orizzonti anche più vasti, quello dell’italianistica e della cultura letteraria tutta del nostro paese.
Emilio Pasquini ha svolto presso l’Alma Mater Studiorum una lunga carriera di docente amato e apprezzato da generazioni di studenti. Studioso fecondo e originale, è stato autore di contributi fondamentali sui primi secoli della letteratura italiana e sulla poesia volgare (di Dante e di Petrarca in particolare), che gli sono valsi un prestigio nazionale e internazionale, solido e riconosciuto. Filologo provetto e conoscitore profondo anche della letteratura rinascimentale, dell’Ottocento e del Novecento, ha rappresentato un esempio raro di impegno culturale e di appassionata dedizione agli studi.
Marco Santagata, italianista, critico letterario e scrittore, ha dedicato studi ed edizioni d’eccellenza a Dante e a Petrarca in particolare, fino a diventare uno dei maggiori e meglio riconosciuti critici e filologi dei nostri tempi. Santagata ha saputo unire a una competenza culturale di amplissima portata la capacità di restituire all’autenticità del loro tempo le opere di grandi della letteratura quali appunto Dante, Petrarca e Boccaccio; tutto questo attraverso un esercizio critico in mirabile equilibrio fra interpretazione e filologia, distante dalle rigidezze accademiche almeno quanto sostenuto da un’intelligenza creativa in continua espansione e sempre generoso aggiornamento.
Il dolore sincero per la scomparsa di entrambi si accompagnerà sempre in noi alle certezze che il loro indimenticabile magistero ha saputo dare a tutti coloro – e sono tantissimi – che hanno imparato dalla loro intelligenza.