Dante è figlio del suo Tempo …
“Desidero anzitutto ricordare le vittime del maltempo che si è abbattuto sul Piemonte e sulla Valle d’Aosta ed esprimere la solidarietà ai loro familiari, l’auspicio di un veloce ritrovamento di tutte le persone disperse, la vicinanza ai territori colpiti e la preoccupazione per le condizioni difficili che si sono prodotte in quei territori. E non posso tacere la preoccupazione per l’aumento del ritmo del contagio della pandemia e il dolore per le vittime che ancora, giorno per giorno, dobbiamo registrare.”
Con queste parole il Presidente Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso in occasione del concerto che si è svolto al Quirinale, per la celebrazione del 700esimo dalla morte del Sommo Poeta e dopo aver ringraziato il Maestro Riccardo Muti, l’Orchestra “Luigi Cherubini” e il Coro di Santa Cecilia, ha sostenuto:
“Celebrare Dante a settecento anni dalla morte significa non solo rendere il doveroso omaggio a un grande italiano che ha raggiunto, per giudizio pressoché unanime, le vette più alte delle letterature di tutti i tempi. Significa anche continuare a interrogarsi a fondo sull’impegnativo ed esigente patrimonio consegnatoci da questo straordinario intellettuale completo sotto ogni profilo che fece dell’impegno civile, morale e religioso la ragione stessa della sua incomparabile produzione artistica.”